Le opere di messa in sicurezza, protezione e ripristino dell’ambiente 34 sono terminate.
Gli interventi principali hanno riguardato la chiusura di una imponente lacuna sulla facciata esterna della Domus, associata ad alcune opere minori riguardanti la protezione e messa in sicurezza di lacerti, paramenti e porzioni di strutture murarie.
Rotazione della facciata verso l’esterno
L’accurato ed esteso controllo della consistenza muraria, e delle sue giaciture verso i bordi e gli ambienti limitrofi, ha permesso di verificare che la rotazione della parete era ormai stabilizzata; si è allora deciso di intervenire, secondo le indicazioni di progetto, che disponevano la “ricucita” della struttura senza dover ricorrere alla messa in opera di processi o materiali che avrebbero in qualche misura “modificato” la congruità della parete; l’impiego di calci e leganti naturali ha permesso di raggiungere la consistenza e la sicurezza richieste.
Ricomposizione e chiusura della lacuna muraria di circa mq 20
Uno dei primi aspetti che ci hanno colpito è stato quello relativo alla qualità dei paramenti murari e dei nuclei eseguiti in antico. Infatti, è apparsa subito evidente una certa superficialità nella scelte dei mattoni di cortina e nelle giaciture di posa in opera; le dimensioni e la qualità dei laterizi, accompagnate ad allineamenti incerti, rappresentano la caratteristica comune della facciata della Domus Aurea; per contro, i nuclei murari erano stati eseguiti utilizzando, in luogo dei ben più comuni tufelli, mattoni interi o in frammenti, legati con malte di qualità, assicurando quindi una elevata resistenza al comparto murario che è di spessore non superiore a 70-75 cm
L’utilizzo di malte antiritiro e di mattoni triangoli (che assicurano il miglior collegamento tra paramento e nucleo) hanno completato l’opera di ricostruzione e di consolidamento; quell’orbita vuota è stata infine colmata.
Esecuzione di una contro volta
L’esame ravvicinato della consistenza strutturale della volta dell’ambiente 34 ha permesso di accertare lo stato dei danni provocati dalle precipitazioni meteoriche su quel comparto della Domus Aurea.
Le indagini subito eseguite sull’imposta della volta hanno dato un risultato sconfortante: in particolare, la consistenza delle malte e soprattutto dei tufi che compongono la struttura voltata era ridotta a sabbia
Più nel dettaglio, tutta la parte posteriore della volta, per uno sviluppo pari a circa un quarto della sua lunghezza, era compromessa; era quindi indispensabile intervenire subito.
Il progetto strutturale ha indicato le tipologie e le caratteristiche dell’intervento, che è stato subito eseguito.
Inoltre, l’esame ravvicinato sulle porzioni murarie degradate e sulle imposte nel resto della “34″, ci ha portato ad una ulteriore scelta condivisa: ovvero estendere al resto dell’ambiente la stessa struttura protettiva, al fine di raggiungere i necessari livelli di sicurezza.
Messa in sicurezza di decorazioni e stucchi
Solo l’esecuzione dei ponteggi ha permesso di salire in quota e di verificare la presenza, in un ambiente della Domus apparentemente non di primaria importanza, di decorazioni parietali a stucco di elevata qualità ma di cui rimaneva soltanto qualche sporadico frammento, quasi completamente sommerso dalle concrezioni che hanno invaso l’ambiente durante i molti secoli di percolazioni e che è stato necessario staccare dal supporto murario prima di procedere alla costruzione della contro volta.